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I campioni di suolo analizzati potrebbero testimoniare che in passato il pianeta rosso era abitato e potrebbe essere ripopolato in futuro

 

Curiosity invia a Terra notizie importanti; c’è vita su Marte. Le analisi effettuate sui campioni di suolo raccontano la storia di un pianeta che forse in passato era abitato da forme di vita organica, che si sono conservate per miliardi di anni nelle rocce in fondo al cratere Gale, sede di un antico lago.

La sonda ha rilevato molecole “comunemente associate alla vita” sia nell’atmosfera che nel metano, con quantità importanti di idrogeno, carbonio e (potenzialmente) anche di ossigeno, testimonianza di una possibile civiltà estinta sul pianeta rosso, come affermato nello studio condotto sulla scoperta, pubblicato sulla rivista Science con tutti i dettagli relativi alla missione del rover sulla superficie di Marte, che ormai da cinque anni esplora senza sosta il territorio.

Le notizie appena arrivate, non le prime in assoluto da parte di Curiosity, indicano dunque che la ricerca è a buon punto e che la NASA è sulla strada giusta per dimostrare la tesi, anche se ancora è troppo presto per cantare vittoria e affermare senza alcun dubbio che Marte può ospitare la vita.

curiosity marte

A bordo della sonda è presente un laboratorio miniaturizzato, il Sam (Sample Analysis at Mars), che ha analizzato i campioni raccolti e ha escluso oltre ogni ragionevole dubbio una qualsiasi forma di contaminazione, senza però riuscire a stabilire con precisione da cosa siano derivate.

Sulla presunta origine biologica delle tracce rilevate è in atto un dibattito, che include anche la possibilità di una genesi dovuta all’arrivo di asteroidi o alla normali attività geologiche e geotermiche che che avvengono nel sottosuolo. Tuttavia, l’ipotesi di una reale presenza di vita rimane valida e potrebbe giustificare anche un’eventuale mantenimento in un futuro prossimo, tanto da poter immaginare un ripopolamento del pianeta.

Un altro punto di partenza importante per continuare la missione e cercare altre tracce, magari nel sottosuolo o in altre zone del cratere, con la speranza di trovare la risposta definitiva a quella domanda che da sempre ispira non solo la scienza, ma anche la letteratura, il cinema e la musica: Is there Life on Mars?

 


 

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