riconoscimento biometrico

Scanner per impronte e riconoscimento facciale; l’autenticazione digitale è sempre più tecnologica e punta tutto sulla biometria

 

La password sta per andare in pensione? È molto probabile, almeno secondo quanto afferma Future of Identity, uno studio globale effettuato dalla IBM Security, che conferma una progressiva perdita di fiducia da parte degli utenti nei confronti della password, strumento considerato ormai superato e poco sicuro per la tutela della privacy.

Il futuro dell’identità digitale sembra indicare un’unica strada: la biometria. Sono sempre di più le persone e le aziende che preferiscono confidare in un sistema di protezione basato sul riconoscimento facciale, sul riconoscimento vocale o su una scannerizzazione delle impronte digitali.

riconoscimento vocale

Forse un po’ meno pratici e (a volte) meno veloci della semplice introduzione di una password, questi strumenti a lungo termine vengono comunque percepiti come più affidabili, soprattutto da noi italiani, al primo posto in Europa per l’impiego dell’autenticazione biometrica.

Un sondaggio effettuato su un campione di 4000 adulti, intervistati in vari paesi (USA, Europa e Asia), che testimoniano una reale propensione verso i dispositivi hi-tech, con una prevedibile maggior concentrazione di utilizzo nei paesi asiatici e una sorprendente visione più tradizionalista degli statunitensi.

Le statistiche mostrano opinioni molto chiare, schierate quasi totalmente in favore delle innovazioni tecnologiche: circa il 67% degli intervistati afferma di essere già in confidenza con questi strumenti, mentre l’87% si dichiara assolutamente favorevole alla sostituzione delle password.

scanner impronte

Dati alla mano, i risultati dell’indagine IBM attestano una presa di posizione molto chiara: la sicurezza informatica diventa sempre più un bene da tutelare, una priorità da mantenere  qualsiasi costo. I rischi che ogni utente corre in rete aumentano ogni giorno e determinano una sempre maggiore necessità di controllo dei dati personali.

Tutte le nostre attività ormai passano attraverso la rete; dall’interazione social alla ricerca del lavoro, dalla compravendita di beni e servizi ai mezzi di pagamento, dalla gestione del denaro alle app per il mantenimento della salute; la password non basta più a sentirsi al sicuro.

 


 

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