Rumors sui brevetti Apple; gli smartwatch di nuova generazione saranno dotati di fotocamera digitale

 

Non si fermano le indiscrezioni riguardanti i brevetti depositati da Apple. La novità stavolta riguarda un progetto depositato nel 2013, ma pubblicato soltanto adesso, che potrebbe dare qualche indicazione sulle intenzioni future dell’azienda.

I disegni in questione mostrano un modello di smartwatch con fotocamera integrata mai realizzato finora, ma che a breve potrebbe essere lanciato sul mercato. Il condizionale è d’obbligo in questi casi, anche se è facile intuire come questo tipo di tecnologia possa rendere gli Apple Watch 2 più innovativi e decisamente più competitivi rispetto ad altri modelli che dispongono già di questo accessorio.

Le specifiche tecniche sui disegni originali indicano una doppia installazione, sia sulla parte frontale dell’orologio che sui bordi; questa particolare configurazione consentirebbe all’utente di scattare foto ed effettuare riprese video da diverse angolazioni.

Inoltre sarebbe possibile utilizzare lo smartwatch con funzioni di scanner per le immagini e come lettore di codici QR e in più realizzare anche contenuti per software di videotelefonia come Facetime.

La descrizione ufficiale annuncia che “la camera può includere, ad esempio, una fotocamera digitale compatta che include un sensore di immagine come un sensore CMOS e componenti ottici (ad esempio lenti) per mettere a fuoco un’immagine sul sensore immagine, insieme con controlli azionabili per utilizzare i componenti di imaging per catturare e salvare le immagini e/o video. Le immagini possono essere memorizzate, ad esempio, in una memoria interna e/o trasmessi dal dispositivo indossabile ad altri dispositivi per una conservazione. A seconda del caso, i componenti ottici potrebbero essere in grado di fornire distanza focale fissa o distanza focale variabile; in quest’ultimo caso, può essere fornito l’autofocus.”

brevetto-tasti

Misteriosa invece la natura dei due nuovi tasti cui fa riferimento il progetto hardware; l’unica informazione attindibile indica che servirebbero a regolare l’interfaccia utente dello smartwatch.

Teoricamente si tratta di due tasti fisici che andrebbero installati sui bordi del dispositivo ma, dato che sono trascorsi tre anni dalla registrazione, non si può escludere l’ipotesi di pulsanti virtuali e touch.

 

 


 

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