Zanzamapp, l’app che localizza le zone ad alta concentrazione di insetti

 

Un’idea semplice eppure geniale, quella alla base di un progetto tutto italiano elaborato dal ricercatore Cesare Bianchi presso l’Università La Sapienza di Roma; monitorare le abitudini delle zanzare per poterle eliminare con facilità. Concepita principalmente per evitare la diffusione di virus come Zika, dannosissimo per gli esseri umani e in particolar modo per le donne in gravidanza, è un vero e proprio servizio utile offerto alla comunità senza scopo di lucro.

La sua realizzazione è stata resa possibile grazie alla stretta collaborazione tra il team di ricerca e il Dipartimento di fisica e Sanità Pubblica e Malattie infettive, con l’intento di istituire un database scientifico ufficiale, accessibile al pubblico e aggiornabile in tempo reale su una piattaforma open direttamente online.

Con l’estate alle porte, questa app potrebbe rivelarsi un modo efficace e definitivo per risolvere concretamente un problema che affligge milioni di persone. Basterà scaricarla gratuitamente per poter monitorare costantemente spostamenti e concentrazioni dei fastidiosi insetti per poi regolarsi di conseguenza. Disponibile anche su alcuni siti, tra cui quello ufficiale, per installarla sul PC, la nuova app è compatibile con Android, iOS e Windows Phone.

L’intero sistema si basa su uno scambio di informazioni; chiunque potrà segnalare la presenza di zanzare in alcuni luoghi piuttosto che in altri, inviando i dati ad un piattaforma che registri orari, zone interessate e un calcolo approssimativo delle presenze, contribuendo volontariamente alla mappatura del territorio. L’invio delle foto consente una maggior precisione nella raccolta delle segnalazioni riguardanti la specie in questione. L’osservazione delle attività è fondamentale per la conoscenza approfondita di ogni specie animale; il che avviene tramite la sistematica registrazione delle abitudini alimentari, della riproduzione e della migrazione verso altre aree.

mappa

Una volta rilevati, i dati verranno rielaborati in modo scientifico e utilizzati per la scelta del metodo migliore per agire e delle strategie più efficaci a seconda della situazione. Le amministrazioni potranno quindi richiedere l’intervento delle ditte specializzate nella disinfestazione che, attraverso la collocazione di trappole, ne ridurranno drasticamente la quantità nelle aree più colpite, garantendone comunque la sopravvivenza in quanto elementi importanti per la salvaguardia dell’ecosistema.

Se volete saperne di più, ecco il link alla pagina ufficiale del progetto.

 


 

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