spotmini robot

Un prototipo a quattro zampe dotato di braccio rotante, che apre e chiude le porte senza difficoltà

 

Un braccio rotante per tenere aperta la porta e… far passare gli altri robot. L’educazione innanzitutto; sembra questo lo slogan del nuovo robot sviluppato dalla Boston Dynamics, l’azienda leader nel settore dell’ingegneria robotica e laboratorio parallello del MIT.

boston_dynamics_logoNell’aspetto ricorda vagamente le creature meccaniche di un episodio della quarta stagione di Black Mirror, “Metalhead”, solo che si muove a velocità raddoppiata, come se fosse un vero quadrupede domestico pronto ad obbedire ai nostri ordini. Se il look può essere inquietante, almeno se lo si paragona ai suoi doppi televisivi, lo scopo per cui è stato progettato fa di SpotMini una risorsa davvero insostituibile.

Il prototipo è infatti dotato di un quarto arto meccanico, che ruota sul proprio asse, con una possente pinza all’estremità, capace di afferrare gli oggetti e individuarli all’interno di una stanza, grazie alla presenza di speciali sensori e di telecamere, riconoscendone forma e posizione.

In più ha la forza necessaria per aggrapparsi a una maniglia, ruotarla e aprire una porta con estrema precisione, lasciandola aperta per permettere ad altri robot sprovvisti del braccio extra e aspettare che siano entrati nella stanza prima di andare oltre, come mostra chiaramente il video promozionale.

spotmini robot

Può salire le scale, muoversi in totale autonomia in un terreno ed esplorare le zone circostanti; il che lo rende perfetto sia per operare all’interno che all’esterno. Infinite le applicazioni; dal soccorso di persone in pericolo al trasporto di materiali, dalla rimozione di ostacoli in un percorso alla ricognizione in edifici a rischio.

Con appena 30 Kg di peso (20 KG senza il braccio meccanico) e 84 cm di altezza, rappresenta la versione mini del suo fratello maggiore Spot, già visto all’opera negli anni passati. È costituito interamente da circuiti elettrici e ha un’autonomia di circa 90 minuti, variabili a seconda dell’intensità di utilizzo.

Siamo ancora lontani dall’idea di intelligenza artificiale senziente, eppure SpotMini segna una tappa importante nello studio della robotica, soprattutto perche prevede una cooperazione tra macchine e un concetto di “aiuto” reciproco finora mai utilizzato nel campo.

Nella speranza che gli scenari pessimistici visti al cinema non si avverino mai e che i robot non decidano mai di collaborare per ottenere la supremazia sull’essere umano.

 


 

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